Una Birra per bene
Birra non filtrata di qualità
Prodatta nel rispetto dell'Editto di purezza del 1516
Birra non filtrata di qualità
Prodatta nel rispetto dell'Editto di purezza del 1516
La storia di questa città, dove da sempre il gusto si fonde con l’arte, viene documentata per la prima volta in una bolla imperiale che risale al 954. Da allora questa terra, che sembra derivare il suo nome dal latino “Nerva” o “Nervinius” (forse il nome di un proprietario dell’epoca romana), è diventata luogo di cultura, buon gusto e arte.
La produzione della birra nacque in Germania a metà del Cinquecento e divenne arte praticata in molte abbazie della Mitteleuropa tra le quali l’antico monastero benedettino fondato nell’XI secolo a Nervesa della Battaglia: l’abbazia di Sant’ Eustachio. Questo antico luogo di culto fu un vitalissimo centro culturale che ospitò importanti personalità, tra le quali lo scrittore Giovanni della Casa che compose qui il suo Galateo, proprio negli anni in cui i mastri birrai creavano “la birra dell’abbazia di Nervesa”: una particolare, ma non casuale coincidenza che vedeva convivere due espressioni d’arte molto diverse tra loro, ma al tempo stesso con importanti valori in comune.
La storia di questa birra iniziò molto tempo fa, dall’antico incontro tra orzo e frumento, giunti dalla Baviera per definire un nuovo e inconfondibile equilibrio di gusto. L’arte di mastri birrai seppe infonderle un profumo sofisticato e intensamente fruttato, ottenuto scegliendo per lei lieviti pregiati ad alta fermentazione. Ancora oggi, ammirando il suo colore giallo paglierino, si intuisce ciò che poi si scoprirà assaporandola: il suo carattere dissetante e la sua anima frizzante, unite insieme da una grande arte birraia.
Formati disponibili:
Questa birra fu creata per la prima volta a Pilsen, una cittadina della Repubblica Ceca, situata non lontano dalla Baviera. Fu proprio in questa terra, infatti, che molti secoli fa si iniziò a coltivare l’orzo distico con la scorza particolarmente fine: questo prezioso ed antico ingrediente, lavorato con grande maestria dai birrai di quel tempo, diventò l’anima di questa birra, ancora oggi riconoscibile per il suo profumo equilibrato e deciso.
Formati disponibili:
La più grande arte birraia diede vita, molti anni fa, a questa rossa, frutto di antichi e irrinunciabili valori che il tempo ha conservato. L’equilibrio e l’armonia si riconoscono infatti nel suo colore ambrato, nella sua schiuma, compatta, fine e persistente, così come nel suo profumo, definito da chiare note di malto. La morbidezza e la tostatura del suo aroma raccontano al palato la preziosa storia che l’ha vista nascere e che ancora oggi continua ad affascinare.
Formati disponibili:
Nobili e antichi valori guidano, ancora oggi, l’arte del produrre la birra Nervesa. L’origine della sua altissima qualità, così come la profonda attenzione al “come” essa viene prodotta sono da ricercare ancora una volta in quell’abbazia di Sant’Eustachio e tra le pagine del “Galateo overo de' costumi”, scritto da Monsignor Giovanni della Casa nel periodo che va dal 1551 al 1555. Una coincidenza non casuale, visto che in quest’opera ritroviamo espressi i principi cardine che sono stati fonte di ispirazione del fare la birra. Così, il principio della “bellezza come fonte di armonia”, citato dal Della Casa, divenne estetica della birra, intesa come la perfezione che si può cogliere anche con gli occhi e che si esprime attraverso l’equilibrio della schiuma, del colore e del sapore. Anche lo stesso principio della “condanna dell’eccesso” era riconoscibile in quel modo di fare la birra, vera e propria opera d’arte che solo mastri birrai riuscivano a creare, seguendo scrupolosamente l’antica legge espressa nell’Editto di Purezza. Partendo dalla selezione meticolosa degli ingredienti, allora come oggi sono necessari
solo così la birra poteva e può tutt’oggi diventare espressione di equilibrio, armonia e gusto. Ogni birra Nervesa nasce da questa storia che fa ancora parte del suo presente: continua ad essere una birra “fatta per Bene” perché nasce da valori antichi, mai estinti, bensì arricchiti da nuovi principi che sono frutto della modernità e si concretizzano nelle più moderne tecnologie.
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